La FAO a Khartoum, insieme al Governo della Repubblica del Sudan, ha celebrato nei giorni scorsi il suo settantesimo anniversario con un evento presso la Friendship Hall della capitale sudanese. Nell’occasione, l’agenzia dell’Onu per l’agricoltura ha riconosciuto ad alcune istituzioni presenti in Sudan la duratura collaborazione nella lotta contro la fame nel mondo: la Cooperazione italiana, l’Unione Europea e Usaid hanno ricevuto da Abdi Jama, Direttore della Fao in Sudan, una medaglia creata appositamente per la celebrazione, coniata nello stabilimento Picchiani e Barlacchi e ideata dal maestro Francesco Bombardi.
Il tema scelto per l’evento è stato “Agricoltura e protezione sociale per spezzare il cerchio della povertà rurale”: si tratta di un messaggio che è in linea con i nuovi “Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”, approvati lo scorso Settembre a New York, dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La medaglia attribuita all’Italia rappresenta da un lato una spiga di grano, nell’altro un carro di buoi, due immagini che rappresentano un concetto semplice quanto antico: l’alimento primario e il modo per ottenerlo.
L’Italia ha una rapporto speciale con la Fao, fin da quando il suo quartiere generale è stato trasferito a Roma nel 1951. Inoltre, la stretta collaborazione tra la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo e la Fao, stabilita nel 1982, ha permesso molti interventi da parte del Governo Italiano alla stessa organizzazione per sostenere il settore dello sviluppo agricolo e rurale in Sudan.
ha commentato, al termine della cerimonia, Alberto Bortolan, Direttore dell’Ufficio della Cooperazione Italiana a Khartoum.
In Sudan, la Cooperazione Italiana ha recentemente elargito alla Fao un contributo di 600.000 Euro per un progetto il cui obiettivo è rispondere ai bisogni alimentari e nutrizionali della popolazione rurale del Sudan Orientale,(Progetto integrato per la sicurezza alimentare e il sostentamento) che si concentra su 7.500 famiglie negli Stati di Kassala e Red Sea. L’iniziativa è di rispondere ai bisogni alimentari e nutrizionali della popolazione rurale del Sudan orientale, che si concentra su 7.500 famiglie. Anche il progetto a gestione diretta (Poverty Alleviation) lavora in stretta connessione con la Fao e le Agenzie delle Nazioni Unite per la lotta alla fame e per promuovere lo sviluppo rurale come tassello strategico per la sicurezza alimentare e la crescita economica nel Paese.
Fonte: ONU Italia